SIRACUSA. «Basta guardare alla composizione della giunta comunale di Siracusa e a certi ambiti della maggioranza consiliare per avere la clamorosa conferma che i renziani siracusani non possono certo accusare gli altri di tesseramenti e proselitismi ”strani”».
Sono bastate appena 48 ore per tornare a puntare il dito su palazzo Vermexio e sull’amministrazione del sindaco Garozzo. Critiche e riserve che arrivano dall’area «Riformista» del Pd attraverso l’assessore regionale Bruno Marziano ed il deputato nazionale Pippo Zappulla, maturate nell’ambito di una guerra interna tanto repentina quanto violenta. Ad accendere la miccia è stata l’adesione al partito del sindaco di Carlentini, Pippo Basso, avvenuta con la benedizione del segretario regionale Fausto Raciti impegnato nel frattempo a chiarire alcuni tesseramenti che si ritiene abbiano potuto fare ex cuffariani.
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