SIRACUSA. Gettoni di presenza e rimborsi per i datori di lavoro percepiti indebitamente. Sono nubi scure quelle che arrivano da Palermo e che si addensano nuovamente sulle teste dei consiglieri comunali. Dopo qualche mese di silenzio, lo scandalo «gettonopoli» sembra pronto a fare nuovamente parlare di sé e le notizie per gli esponenti dell'assemblea cittadina sembrano tutt'altro che positive. Mentre dalla Procura tutto tace, nonostante i sequestri e le approfondite indagini condotte e concluse dagli agenti della Digos, a scrivere un nuovo capitolo della vicenda è Francesco Riela, l'ispettore nominato dall'assessorato regionale agli Enti locali per fare luce sui costi del consiglio comunale e l'alto numero delle commissioni convocate nel 2014.
Nel provvedimento che ha disposto l'ispezione, quando a guidare l'assessorato agli Enti locali era Ettore Leotta, a Riela veniva affidato l'incarico di fare luce «sulla gestione delle commissioni, per l'anno 2014, che ha determinato oltre 11 mila presenze di consigliere comunali per una spesa di oltre 650 mila euro». Guardando nel dettaglio l'attività delle commissioni, nel 2014 sono state convocate 1.095 riunioni a fronte di 52 sedute di consiglio comunale per un costo complessivo di 1 milione 477 mila euro, frutto di 716.543 euro per i gettoni di presenza e di 760.709 euro per i rimborsi alle ditte che hanno tra i loro dipendenti consiglieri comunali.
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