SIRACUSA. Una denuncia alla Procura della Repubblica, presentata quattro mesi fa, su alcune circostanze al vaglio degli inquirenti. Lo ha reso noto il sindaco Giancarlo Garozzo che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa insieme alla sua giunta per chiarire la posizione
dell'amministrazione comunale in seguito alle recenti tre inchieste aperte dalla Procura su alcuni appalti.
«La mia amministrazione - ha detto il sindaco - ha sempre agito in maniera chiara e trasparente. Da quando ci siamo noi non ci sono state proroghe ma nuovi bandi e appalti. Ho denunciato io alcuni poteri forti e nelle prossime settimane sono convinto ci saranno novità. Questa amministrazione ha fatto scelte di discontinuità con il passato». Garozzo ha anche preannunciato di avere fatto «nomi e cognomi» di chi in quindici anni avrebbe fatto valere i propri interessi economici sul Comune, mostrando delibere e atti di precedenti sindacature sui temi oggetto di indagine, con la firma per l'approvazione di assessori oggi esponenti dell'opposizione.
«La macchina del fango - ha aggiunto Garozzo - c'è dal giorno in cui ho deciso di candidarmi. Questi novelli censori sono gli stessi che hanno fatto quel sistema di scelte non trasparenti. Nessuno oggi può dire che ci sono favoritismi in questi settori in cui la Procura sta indagando. Noi siamo per fare chiarezza». Accanto al sindaco, l'assessore alle politiche educative,Valeria Troia, indagata per un'assegnazione diretta ad
un'associazione per un campus estivo. Ha spiegato che non lascerà il suo incarico, per «rispetto delle istituzioni e del lavoro svolto, che andrebbe altrimenti perduto. Con enorme dispiacere dei censori che intendono la politica come un modo per tirare la giacchetta e ottenere dei posti di lavoro».
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