SIRACUSA. I toni hanno sfumature diverse ma la richiesta è la stessa: il presidente del consiglio comunale Leone Sullo deve dimettersi. E a chiederlo questa volta sono due esponenti di due schieramenti opposti. Da una parte l'ex assessore regionale Ezechia Paolo Reale per «Progetto Siracusa», che nella vicenda chiama in causa anche il segretario provinciale del Pd Alessio Lo Giudice, e dall'altra l'ex presidente dell'assemblea del Pd, Turi Raiti, componente della direzione provinciale del partito. Non è la prima volta che a Sullo viene sollecitata la restituzione del mandato. Era già accaduto all'inizio dell'anno dopo l’esplosione dello scandalo di «Gettonopoli». Ma questa volta la posizione del presidente del consiglio comunale è assai più precaria. L’indagine che lo vede coinvolto per favoreggiamento e i guai giudiziari che hanno colpito altri tre consiglieri comunali sono più che sufficienti, sia per Reale che per Raiti, per le dimissioni. Anzi per dirla tutta il sollecito non sarebbe dovuto neppure servire. E Sullo avrebbe dovuto di sua iniziativa procedere con la remissione del mandato. «Più volte, ed in particolare con il nostro consigliere comunale Salvo Sorbello - dice Reale - abbiamo rivolto a Sullo l'invito a rassegnare le dimissioni, anche con riferimento al ruolo primario che ha avuto in ”Gettonopoli”. Ora ha l'obbligo morale, per amore della città, di lasciare subito il consiglio comunale». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE