SIRACUSA. ''Solo il presidente Crocetta e la sua ristretta cerchia di collaboratori finge di non vedere. La sua è una gestione amministrativa capace solo di distruggere - come nel caso della formazione professionale e dell'abolizione delle province - senza riuscire a costruire nulla di alternativo e che alla fine gli elettori hanno punito''. Lo dice Giancarlo Garozzo (Pd) sindaco di Siracusa.
''Il presidente Crocetta - aggiunge - ha la presunzione e l'arroganza di dare patenti di persone per bene a suo piacimento, ma farebbe meglio a guardarsi allo specchio; la stessa analisi del voto è strampalata quanto la sua azione di governo, se arriva a negare la sconfitta di Gela, che nei prossimi cinque anni sarà guidata da un sindaco grillino. Ancora più patetico è il tentativo di accollare il dato elettorale ai renziani e al governo nazionale. Si definisce rottamatore ante litteram, ma di novità alla Regione ne abbiamo viste ben poche, sia nelle politiche che negli uomini messi a guidare la macchina amministrativa. Qui non si tratta di essere o non essere renziani; si tratta di scelte compiute, come i 27 appalti banditi a Siracusa con i quali abbiamo spezzato il sistema delle proroghe che bloccava l'Amministrazione comunale gravandola di costi. Tutto ciò avendo a distanza siderale un presidente della Regione per nulla interessato agli enti locali, alla crisi economica, alle difficoltà delle famiglie, ad un sistema infrastrutturale e di trasporti da terzo mondo, ma preoccupato, soprattutto, di mantenere splendente la sua immagine di paladino dell'antimafia''.
''Abbiamo sempre dato atto a Crocetta del suo coraggio e dell'importanza della denuncia, ma amministrare è un'altra cosa. Amministrare una regione di 5 milioni di abitanti e con le criticità che conosciamo richiede doti non comuni e la capacità di esprimere un disegno riformatore e innovatore di cui non si vede traccia - conclude - La situazione, a questo punto, richiede una serie analisi politica e investe soprattutto il Pd. Prima di valutare ipotesi di nuove maggioranze è giunto il momento di chiederci se sia ancora il caso di sostenere questo governo. Il messaggio lanciato con il voto di domenica è un segnale per un deciso cambio di passo. Crocetta, che finora ha deluso tutte le aspettative, non sembra esserne all'altezza''.
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