SIRACUSA. Nuove tensioni per il Pd siracusano. Dove nonostante gli interventi e la mediazione della segreteria regionale intenzionata a riportare la pax nel partito siracusano, si registrano fibrillazioni dopo i risultati elettorali di Augusta. Le parole del leader dei renziani, Giancarlo Garozzo sul ”disastro annunciato” di Augusta non sono piaciute ai Riformisti.
Il parlamentare nazionale Pippo Zappulla ed il deputato regionale Bruno Marziano difendono il risultato di Augusta definendolo ”soddisfacente nonostante le difficili condizioni”. «Adesso - dice Marziano - bisogna abbassare i toni, riconoscere i risultati del congresso e avviare un percorso unitario. E non è accettabile il ragionamento di chi come Garozzo, senza fare un minimo di autocritica, pensa di dare lezioni e caricare ad altri le responsabilità di questo risultato, quando proprio la componente sostenuta dal sindaco di Siracusa ha deciso di non supportare il Pd dirottando i voti in un'altra lista». Poi l'invito a fare ”tesoro” dell'esperienza di Augusta e ripartire con ”un percorso di ricomposizione unitaria”. «Non è una questione di inasprire i toni - replica Garozzo - ma di dire la verità, la deblache è da addebitare a chi ha negato le primarie e di conseguenza a chi non ha voluto il Pd unito».
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