AUGUSTA. I risultati venuti fuori dalle urne impongono alle forze politiche una riflessione soprattutto sulla disaffezione nei confronti della politica e dei partiti che resta un elemento con cui fare i conti. Una questione che il Pd innanzitutto sconta ancora. Lo testimoniano i deputati regionali Bruno Marziano per i Riformisti e Marika Cirone Di Marco dell’«Area Dem».
«Il Pd vince dove resta unito e compatto - dice Marziano - i risultati nazionali lo confermano. E perde dove va avanti con l'arroganza, come in Liguria. In Sicilia ci sono situazioni che gridano vendetta come Gela. Altre dove ognuno ha fatto per se. Ma per il partito siracusano il risultato di Augusta è un monito per tutti. Un punto per ricominciare dopo che l'elettorato ci ha puniti». «Abbiamo raggiunto la soglia del 5 per cento, il minimo vitale, con un consigliere, - dice ancora Marziano - un risultato modesto causato da un partito diviso e litigioso. Ora occorre un armistizio dignitoso, e il reciproco riconoscimento. Nel tentativo di riprendere un percorso unitario».
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