SIRACUSA. «Il Consiglio generale della Camera di Commercio di Siracusa, insieme alle Associazioni di categoria, ai sindacati dei lavoratori ed agli Ordini professionali della Provincia di Siracusa, chiedono di attenzionare la ben nota questione inerente la penisola della Maddalena in relazione alla istituzione della riserva e della sua possibile riperimetrazione». È quanto si legge in una lettera inviata dal presidente della Camera di commercio di Siracusa, Ivan Lo Bello, al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, al vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, agli assessori regionali al Territorio ed ai Beni culturali, Maurizio Croce e Antonio Purpura, al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ed al commissario dell'ex Provincia, Rosaria Barresi.
Quella della penisola della Maddalena, secondo il presidente della Cciaa «è una problematica che deve essere affrontata con forte senso di responsabilità, attesa l'importanza di poter salvaguardare un investimento di così elevata portata e che può certamente trovare ripercussioni importanti sotto il profilo occupazionale». In relazione all'incontro-conferenza di servizio, programmato per giovedì prossimo, e promosso dall'Assessorato Territorio e Ambiente, in ordine all'istituzione della Rno della Penisola Maddalena, viene ribadita, si legge nella lettera, «con assoluta fermezza, coerentemente con quanto già risulta agli atti degli Uffici regionali fin dal 2011, l'importanza di poter trovare una intesa volta a coniugare le esigenze dello sviluppo economico, della tutela ambientale e quella degli investimenti, che già da tempo sono stati programmati nel nostro territorio. Siamo certi che le giuste esigenze di tutela della riserva, possano essere concilianti con quelle dello sviluppo e che non possa essere anteposto un 'Nò definitivo e perentorio. Non è pensabile che atti amministrativi possano ledere i diritti della proprietà privata e compromettere, così come sta avvenendo, investimenti importanti nel nostro territorio».
«Nel 2013 - prosegue la lettera - questo stesso Governo, dopo un lungo e faticoso percorso peraltro condiviso con l'allora
Assessore al Territorio e Ambiente, Lo Bello, aveva condiviso insieme all»Amministrazione Comunale di Siracusa ed all'Associazione Wwf, una intesa, affinchè potesse essere trovata una soluzione di coesistenza tra interesse privato e pubblico. Distinguere le due zone di riserva la 'À e la 'B', entrambe nel rispetto delle condizioni di legge per l'intero perimetro dell'istituenda riserva è da ritenersi una soluzione semplice che trova certamente la collaborazione della stessa Società proprietaria dell'area. Ciò non avrebbe prodotto ulteriori oneri ed aggravi di costi per le casse pubbliche e dunque la possibilità di ricevere in affidamento gratuito tutte quelle aree
fronte mare che ricadono già sotto la tutela Sic, ma che sono di esclusiva proprietà privata. Non sono previste solo ricadute di tipo occupazionale, si deve immaginare anche la possibilità di realizzare una struttura di altissimo profilo turistico, rigidamente ispirata ai più severi parametri della sostenibilità ambientale e di ciò ne siamo fortemente conviti. L'effetto derivato sarebbe quello di produrre esclusivamente benefici per tutta la comunità ed al tempo stesso garantire ampie ed adeguate tutele. Appare evidente che un simile percorso, peraltro interrotto bruscamente senza ragioni, crea ragione di profondo rammarico, trattandosi oltretutto di un elemento , quello degli investimenti e quello occupazionale, che rientra tra punti di massima urgenza posti all'attenzione sia del Presidente del
Consiglio Matteo Renzi sia del Presidente della Regione Rosario Crocetta«. »Il nostro è un invito forte a valutare con attenzione le azioni che possono essere intraprese, ed a tener conto della posizione manifestata da pare di questa Camera di Commercio unitamente ad altri soggetti interlocutori diretti con il mondo produttivo. Chiediamo alla Società promotrice dell'investimento di avere fiducia e di tornare a credere nella corretta conduzione amministrativa delle istanze richieste. Riteniamo fondamentale infine un confronto immediato con l'Amministrazione Comunale di Siracusa e con l'Amministrazione Provinciale di Siracusa, prima della data fissata del già programmato incontro del 16 aprile«.
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