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Giurano e poi escono dall'aula: consiglio bloccato a Rosolini

Dopo il giuramento in quattro hanno lasciato l’aula rendendo così impossibile l’elezione del presidente dell’assemblea. Duro il giudizio del sindaco

ROSOLINI. Giurano e poi lasciano l’aula non permettendo di avere i numeri per procedere alla votazione del presidente del consiglio comunale. E la seduta è stata aggiornata a mercoledì prossimo. Il consiglio comunale convocato dal commissario straordinario Filippo Gagliano per il “sabato santo”, è iniziato subito all’insegna dell’ostruzione da parte dell’opposizione che ha fatto capire come la consiliatura per i prossimi tre anni sarà alquanto travagliata. Per eleggere il presidente del consiglio, infatti, servivano 14 voti. Ad inizio seduta erano presenti 15 consiglieri, ma subito dopo il giuramento a lasciare l’aula sono stati quattro consiglieri di opposizione, Saro Cavallo, Giovanni Monaco, Andrea Candiano e Tina Cicciarella, facendo così scendere il numero dei consiglieri a 11. E non è bastato neanche il successo ingresso della consigliera Antonella Masuzzo per procedere alla votazione. Un atteggiamento ostruzionistico subito “bocciato” dal sindaco Corrado Calvo che ha affermato in aula come “i cittadini non saranno contenti di sapere che quattro consiglieri prenderanno oggi il gettone di presenza pur non espletando l’interesse della collettività. Da parte nostra abbiamo già rinunciato alla prima mensilità e chiedo oggi ai consiglieri rimasti in aula di rinunciare al gettone di presenza per bocciare seccamente quanto successo oggi”. La seduta era iniziata con il giuramento dei 15 consiglieri e del sindaco. Rosario Cavallo ha subito proposto un minuto di silenzio per i ragazzi cristiani barbaramente uccisi in Libia e subito dopo ha letto un documento con il quale ha annunciato la nascita del gruppo politico “Patto Civico”, composto, oltre che da lui, da Giovanni Monaco e Andrea Candiano, un gruppo che “farà opposizione critica ma costruttiva”.

Interventi poi di Franco Arangio che ha ringraziato i cittadini “per aver condiviso nuovamente il progetto di Corrado Calvo del 2013”. Di Giorgio Spadaro, che ha criticato l’atteggiamento dei consiglieri di opposizione che hanno abbandonato l’aula.  Subito dopo lo scioglimento della seduta, i quattro consiglieri di opposizione hanno annunciato che “non solo rinunceremo al gettone di presenza ma abbiamo già presentato a firma di cinque consiglieri la proposta di rinuncia del gettone per tutta la consiliatura. Vedremo se la maggioranza avrà il coraggio di votarla. Inoltre invitiamo anche la giunta a fare altrettanto e non solo per il primo mese in carica ma bensì per i prossimi tre anni. Siamo usciti dall’aula perché oggi erano assenti 5 consiglieri e ci è sembrato giusto procedere all’elezioni del presidente del consiglio quando saranno tutti presenti”.

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