NOTO. Sarà pure in amministrazione, ma in consiglio comunale comincia a perdere pezzi. È l'ex Mpa, oggi Sviluppo e Territorio, del deputato regionale rosolinese Pippo Gennuso, che ieri l'altro nel fastoso salone degli specchi di palazzo Ducezio, sede del Comune, ha salutato con soddisfazione la nomina di un componente del gruppo ad assessore del governo cittadino (Enzo Medica, titolare di Lavori pubblici e Welfare). Nemmeno il tempo di gioire che si fanno già largo le prime grane.
A crearle il consigliere comunale Paolo Daniele Pagano, eletto per il Mpa nel maggio del 2011, che ha disapprovato le modalità con cui è stato scelto il neo assessore Medica, "un uomo che vive, lavora e svolge la sua vita sociale a Rosolini e non a Noto, ed è quindi del tutto lontano dal contesto sociale in cui da oggi è chiamato a operare. Avrebbe avuto senso la nomina di un non netino solo se si fosse trattato di una personalità eccelsa nel settore a lui affidato, ma non mi pare che il neo assessore - commenta Pagano - sia un emulo di Renzo Piano o di Fuksas. Il solo merito che potrebbe avere, se lo si può definire tale, è quello di portare la "borsa" (vuota) di un semplice deputato regionale. Mi chiedo, come penso anche tanti concittadini: forse a Noto non esiste un soggetto valido che avrebbe potuto ricoprire tale incarico?".
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