NOTO. Indignazione tanta, così come le parole di condanna e la solidarietà portata dai vertici del Pd all'assessore Cettina Raudino, anche se per taluni «la satira rappresenta la più chiara e alta espressione di libertà e democrazia». Sotto accusa un manifesto ironico di Forza Italia, Noto Nostra e Noto Futura che ritrae del tutto nudi il sindaco Corrado Bonfanti e gli assessori al Turismo Frankie Terranova (in versione pifferaio magico) e l'assessore alla Cultura Cettina Raudino. «Il sindaco Bonfanti è nudo», è il titolo del manifesto satirico apparso in città e che fa riferimento alla mancata istituzione della commissione di inchiesta che avrebbe dovuto verificare le spese sostenute dal settore Turismo e Cultura.La prima reazione è stata quella della delegazione del Pd, che con il segretario provinciale Carmen Castelluccio e le deputate Marika Cirone Di Marco e Sofia Amoddio ha incontrato la titolare della Cultura per portarle solidarietà «a seguito degli attacchi pretestuosi e volgari che al di là del piano politico si sono spinti fino a offenderne la dignità personale di donna. È l'attacco di una opposizione politica priva di contenuti e in evidente caduta di credibilità».
La risposta degli autori della vignetta satirica non si è fatta attendere. «Siamo quasi tentati di manifestare la nostra solidarietà a sindaco e assessore al Turismo dopo che una delegazione del Pd ha espresso solidarietà alla sola Raudino perché disegnata, insieme ai colleghi di giunta, svestita», dice Enzo Leone, coordinatore cittadino di Forza Italia. «Non vogliamo che in questa gara di solidarietà gli amministratori di sesso maschile si sentano così soli, dimenticati dai compagni di cordata: anche loro sono raffigurati nudi, qualora sia sfuggito ai vertici del Pd. Perciò siamo contriti di aver causato questa discriminazione. Potremo mai essere perdonati da Terranova e Bonfanti per aver involontariamente creato questa disparità?», è l'interrogativo posto da Enzo Leone. «Resta il fatto che le signore Castelluccio, Di Marco e Amoddio mentre si sono precipitate a dichiarare la loro solidarietà alla titolare della Cultura (e solo a lei!), si sono invece dimenticate, insieme al sindaco Bonfanti, all'assessore Terranova e alla stessa Raudino, di spiegare che fine facciano i soldi che il Comune di Noto spende in più rispetto agli altri Comuni per le manifestazioni turistico e culturali».
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