CANICATTINI. Lo si attendeva già da metà dicembre ma l'azzeramento della giunta e la conseguente apertura dei nuovi scenari politici che, a Canicattini, si ripresentano come dei "consueti" corsi e ricorsi storici, è arrivato soltanto ieri, con l'adesione di quasi tutti i consiglieri comunali al nuovo progetto di maggioranza del sindaco Paolo Amenta, e, soprattutto, con le dimissioni del vicesindaco e assessore all'Ambiente Salvatore La Rosa, dell'assessore al Welfare Marilena Miceli e dei consiglieri di maggioranza Gaetano Amenta e Fabrizio Cassarino oltre a quelle del capogruppo dell'opposizione Pietro Savarino.
A sposare il progetto del sindaco, che ha predisposto l'azzeramento degli incarichi in seno all'Unione "Valle degli Iblei", ci sono anche il consigliere del gruppo "misto" Seby Cascone e Loretta Barbagallo, l'unica ad avere chiarito precedentemente la sua posizione lasciando presagire ciò che sarebbe accaduto. Hanno detto "sì" ad Amenta, infine, i rappresentanti della minoranza Emanuele Amenta e Seby Gazzara anche se all'appello, oltre al consigliere di maggioranza Emanuele Tringali, mancano l'assessore ai Lavori pubblici e all'urbanistica Salvatore Petrolito, il presidente del Consiglio comunale Nino Zocco ed il vicepresidente Fabrizio Cultrera, che, nei prossimi giorni, dovranno necessariamente ufficializzare la loro posizione. A coloro che si sono messi a sua "disposizione", Amenta ha chiesto "una più ampia e condivisa assunzione di responsabilità". "Bisogna aprire ad un progetto politico di comunità - ha spiegato il primo cittadino canicattinese - per far fronte alle difficoltà e rafforzare l'attività amministrativa del Comune ponendo le basi per un futuro che veda protagonista uno schieramento più ampio nell'interesse dell'intera comunità". Non si escludono, nelle prossime ore, ulteriori movimenti come la nomina a vicesindaco di Savarino.
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