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Lentini, il sindaco al Consiglio: dissesto subito

Alfio Mangiameli: «Non ha più senso rimandare il provvedimento. Bisogna farlo oggi e non il prossimo anno quando altri duemila enti locali faranno altrettanto»

LENTINI. "Non ha più senso rimandare il dissesto finanziario del Comune, i consiglieri dovranno approvare oggi e non il prossimo anno quando altri duemila Comuni in Italia saranno costretti ad alzare bandiera bianca". Lo afferma il sindaco di Lentini, Alfio Mangiameli, ieri al termine di un incontro con la segreteria comunale del Pd e con i consiglieri comunali del partito e della maggioranza politica che sostiene il primo cittadino.

Oggi, alle 15, nell'aula consiliare di via Galliano, i venti consiglieri saranno chiamati a votare, per la prima volta nella storia del comune di Lentini, il dissesto finanziario dell'Ente a causa di debiti che ammontano a undici milioni e mezzo di euro. Dal 22 dicembre scorso, quando la Giunta votò l'atto, sono passati diciotto giorni durante i quali una sentenza del giudice delle esecuzioni civili del tribunale di Siracusa ha disposto la distrazione presso la cassa depositi e prestiti, di quasi 3 milioni di euro a favore del creditore di un debito, l'avvocato Federico De Geronimo per degli espropri non pagati. "E' un momento delicato per la nostra città - ha detto il consigliere del Pd Salvatore Barretta - ma il dissesto era l'unica strada da percorrere senza la possibilità di ricorrere ad altre alternative. La prima analisi da fare è quella di superare la fase critica del dissesto. Dobbiamo affrontare le conseguenze e discuterne democraticamente senza addossare responsabilità a nessuno.

 

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