SIRACUSA. Coro di proteste e critiche contro il sindaco Giancarlo Garozzo l’annunciata decisione di tagliare i consigli di circoscrizione. Mantenendo solo le frazioni. Una proposta che porta innanzitutto in campo le proteste dei presidenti delle circoscrizioni. Da Cassibile, Neapolis e Santa Lucia rispettivamente Paolo Romano, Giuseppe Culotti e Fabio Rotondo ma anche il comitato ”Quartieri fuori dal Comune” attraverso Salvo Salerno dicono no. I consigli di circoscrizioni hanno convocato per il 3 novembre i cosiddetti stati generali: un’assemblea nell’aula consiliare del Vermexio con i parlamentari. «Abbiamo sempre dato disponibilità a collaborare con l’amministrazione - dice Rotondo - invece il sindaco ci snobba non prendendo in considerazione il ruolo dei presidenti eletti dal popolo». «Siamo pronti a rinunciare a gettone e indennità - dice Romano, nella qualità anche di presidente del coordinamento delle circoscrizioni - ma questa è un’amministrazione innamorata dell’accentramento e non del decentramento». «Questa uscita del sindaco - dice Culotti - temo nasconda un poco velato tentativo di imbavagliare istituzioni che rappresentano un costante pungolo per l’amministrazione». Per il Comitato ”Quartieri fuori dal Comune” il sindaco Garozzo rinnega quanto promesso con il suo programma che puntava a riorganizzare il decentramento «con la riduzione delle circoscrizioni a cinque e l’istituzione delle municipalità di Cassibile e Belvedere». ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI SIRACUSA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA