La Flotilla è partita da Portopalo, rotta su Gaza: «Non ci fermiamo più»
«Siamo partiti, stavolta non ci fermiamo più». Così Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, ufficializza dalla rada di Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, la partenza di 42 barche dirette a Gaza per portare aiuti umanitari, assieme ad altre sei salpate dalla Grecia. «Noi vogliamo mandare un messaggio umanitario e politico. Vittorio Arrigoni che è stato il primo, insieme ad altri 40 attivisti, a rompere il blocco navale di Gaza nell’agosto del 2008 concludeva i suoi dispacci con "Restiamo umani". Mai come oggi è importante sottolinearlo», dice ancora Maria Elena Delia. «Abbiamo lasciato Portopalo - aggiunge - c’è un grande senso di liberazione perchè mettere insieme tante barche così non è facile. Il piano è andare verso Gaza dove in questo momento c’è un black out delle comunicazioni, il che non vuol dire che non stiano accadendo cose che stanno andando oltre il disumano, superando limiti che pensavano non si potessero superare. Persone lasciate morire di fame e di sete. Una popolazione sterminata nell’arco di quasi due anni. Un genocidio conclamato da tutti. Ancora ci sono Governi, come il nostro, che si astengono quando si parla di sottoporre il governo Netanyahu a delle sanzioni».