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Schifani: salvaguardare i posti di lavoro all’Isab di Priolo

Renato Schifani

«Mi intesterò subito il problema urgente e prioritario della vicenda relativa alla raffineria Isab Lukoil di Priolo che a causa della guerra in Ucraina rischia dal prossimo 5 dicembre di non poter più lavorare il greggio russo, a causa delle sanzioni imposte dall’Europa». Lo ha detto Renato Schifani, candidato presidente della Regione Siciliana incontrato aziende del polo industriale del Siracusano. “Ci sono migliaia di posti di lavoro, di lavoratori e di famiglie a rischio - ha aggiunto - sarà mio impegno come presidente della regione di chiedere un incontro urgente con il prossimo premier e con il prossimo ministro dello sviluppo economico per affrontare e risolvere la questione». Complessivamente tra diretto ed indotto l’intero polo industriale del Siracusano conta più di 12mila addetti. Isab Lukoil fornisce il 40% del carburante nell’Isola, il 20% dell’energia elettrica e rappresenta il 20% della raffinazione italiana. «Sulla vicenda Isab Lukoil esistono delle possibili soluzioni - ha sottolineato Schifani - che devono essere rappresentate con urgenza al prossimo governo nazionale, che speriamo sia di centrodestra, con il quale vogliamo avere un confronto alla pari. C’è prima di tutto bisogno di sostenere linee di credito per l’approvvigionamento del greggio non russo, che Isab può lavorare non rinunciando all’impegno industriale, economico ed occupazionale sul territorio. La norma cosiddetta ’salva Isab’, inserita nel decreto aiuti, impone al governo di trovare con urgenza una soluzione». “Il polo petrolchimico di Siracusa costituisce una eccellenza industriale a livello nazionale che va valorizzata e salvaguardata - ha concluso Schifani - opererò in questa direzione. Così come il porto di Augusta, che è fondamentale per import ed export ma anche per l’attività di supporto delle raffinerie, e deve diventare hub del Mediterraneo come previsto a suo tempo dall’Unione Europea».

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