«L’importazione di grano dall’estero non è concorrenza sleale, nel senso che siamo praticamente obbligati ad importare grano perché non siamo autosufficienti, quindi le importazioni servono per garantire all’industria l’approvvigionamento di grano». Il presidente della Cia Agricoltura, Cristiano Fini, partecipa a Siracusa al G7 delle associazioni agricole all’interno del G7 dell’agricoltura. Sulle importazioni di grano spiega: «Diventa una concorrenza sleale nel momento in cui questo grano non ha gli standard qualitativi e di salubrità come il nostro, quindi è chiaro che vanno fatti i controlli sul grano proveniente dall’estero, va fatta una tracciabilità seria e rigorosa: questa è una battaglia che abbiamo portato avanti noi come agricoltori italiani. E chiaro però che dobbiamo aumentare l’auto-approvvigionamento interno di grano, quindi dobbiamo mettere gli agricoltori nelle condizioni di poter seminare. Oggi queste condizioni non ci sono perché il prezzo è molto basso e la crisi climatica sta minando alla base le agricolture».