Fare sistema puntando su conoscenza, competenza e qualità dei prodotti coinvolgendo tutti i settori della filiera agroalimentare, dalla formazione alla produzione agricola d’eccellenza fino alla ristorazione. E’ quanto emerso nel corso della conferenza dal titolo “I prodotti dell’agroalimentare dalla terra alla tavola” che si è tenuta lunedì al centro convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa nell’ambito delle iniziative di Divinazione Expo 2024 e del G7 Agricoltura. Alla tavola rotonda è stata organizzata da Renaia, la Rete nazionale degli istituti alberghieri italiani, presieduta da Luigi Valentini, hanno partecipato oltre 300 tra studenti, dirigenti scolastici e docenti degli alberghieri siciliani.
“I ragazzi sono il futuro del nostro Paese e il nostro compito è fornire gli strumenti per avviarli al mondo del lavoro – ha detto Luigi Valentini - Il settore dell’agroalimentare è tra i più importanti del sistema Italia e la formazione è l’anello di congiunzione tra le filiere della produzione e della ristorazione”. Mariella Buffa, dirigente tecnico dell’Ufficio scolastico regionale, ha evidenziato il ruolo degli Istituti alberghieri nei processi di trasformazione del comparto agroalimentare, mentre il commissario capo della polizia di Stato, Vanessa Sulfaro ha portato i saluti del questore Roberto Pellicone. Sull’importanza di fare rete e sul collegamento tra l’istruzione e il mondo dell’agricoltura si è soffermata Luisa Giliberto, dirigente dell'ambito territoriale di Siracusa - USR Sicilia: “L’auspicio è che gli studenti possano maggiormente apprezzare gli sbocchi professionali legati all’utilizzo ed alla valorizzazione delle risorse del nostro territorio, riducendo la necessità di rivolgere il proprio interesse professionale futuro ad altri territori e settori”.
Il G7 ha dato la possibilità agli studenti dell’Alberghiero Federico II di Svevia di Siracusa, guidato dalla dirigente scolastica Vittoriana Accardo, di mettere in pratica quanto appreso durante i corsi. L’istituto siracusano sta infatti dando un importante contributo agli eventi in corso in Ortigia, sia con la presenza negli stand della Regione e del Ministero dell’Agricoltura, sia con attività di supporto per le altre iniziative. “Il G7 Agricoltura - ha ribadito la dirigente scolastica dell’Ipsar Federico II, Vittoriana Accardo – rappresenta una grande opportunità per gli studenti. Quelli con elevate capacità linguistiche saranno impegnati ad accogliere e accompagnare i ministri, mentre altri collaboreranno con la brigata di sala durante i pranzi e le cene ufficiali”. Un invito a guardare alla campagna con una prospettiva più moderna è arrivato da Giovanni Gioia, presidente nazionale di Giovani di Confagricoltura: “I giovani non sono solo il futuro ma anche il presente del comparto agricolo. Sfruttiamo questo enorme tesoro che abbiamo qui e portiamo in alto la nostra Sicilia tra le eccellenze”. Massimo Franco del Distretto turistico del Sud Est: “La Sicilia orientale riesce a sviluppare il 43-44% del valore aggiunto agroalimentare della regione. Questo circuito ha bisogno di personale competente e specializzato. ”Un ruolo importante in questo percorso viene svolto da chi produce le eccellenze agricole e in particolare dai consorzi. Disciplinari di produzione e regole da rispettare per mantenere le certificazioni di qualità rilasciate dalla Commissione europea ma anche controllo dei prodotti che finiscono sui banchi della piccola e grande distribuzione sono stati gli argomenti affrontati da Salvatore Gazziano e Antonino Scivoletto, direttori rispettivamente dei Consorzi del Pistacchio di Raffadali e del Cioccolato di Modica, da Sebastiano Fortunato, presidente del Pomodoro di Pachino Igp, e Rino Nicolosi, agente vigilatore del consorzio di tutela dell’Arancia rossa di Sicilia Igp. La ricetta del Federico II di Svevia in occasione del G7 è la sintesi perfetta del tema del convegno: competenze, creatività e materie prime d’eccellenza. Il piatto è stato realizzato dal docente di Enogastronomia e chef siracusano, Giovanni Fichera ed esalta le caratteristiche dell’olio d’oliva di Mazara: “Cerchiamo di dare profondità e radici storiche ai piatti realizzati. Si tratta di uno sgombro avvolto nella foglia di fico e cotto in olio cottura a bassa temperatura. Abbiamo cercato di utilizzare una vecchia tecnica descritta da un antico gastronomo siracusano riproponendola in chiave moderna. Abbiamo pensato di utilizzare il fico d’India per fare un’insalata con la cipolla rossa prodotta nel Messinese, con le nocciole tostate di Buccheri e sesamo che servirà ad accompagnare il piatto”. E di evoluzione nella cucina ha parlato Giovanni Guarneri, noto chef siracusano: “Se mio padre vedesse la mia cucina rimarrebbe a bocca aperta. Sono da 40 anni in questo settore e all’epoca ci sognavamo questo tipo di attrezzature. L’evoluzione è inevitabile ma possiamo decidere dove e come orientarci ed è importante sapere da dove arriviamo”. E sull’inserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi diversamente abili ha puntato i riflettori Giuseppe Pinzino, referente di Amira per la Sicilia centrale: “Non sono un limite ma una ricchezza e un valore aggiunto per le nostre strutture della ristorazione”. L’importanza delle scuole di specializzazione post diploma per l’accesso al mondo del lavoro è stata ribadita dagli interventi di Marta Cotarella, direttrice dell’Accademia Intrecci di alta formazione di sala e accoglienza e di Mario Del Tetto della Scuola di alta formazione Accademia alberghiera di Alba. Entrambi hanno dato spazio agli ex allievi, che hanno condiviso le loro esperienze lavorative in strutture d’eccellenza e collaborato con chef stellati.
Nella foto, il presidente nazionale Renaia, Luigi Valentini, la dirigente del Federico II di Svevia di Siracusa, Vittoriana Accardo e Mariella Buffa, dirigente tecnico dell’Ufficio scolastico regionale, assieme ad alcuni relatori nella sala convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime
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