La protesta degli agricoltori arriva a Siracusa: oltre sessanta trattori paralizzano la città
Sessanta trattori nella tarda mattinata di oggi (venerdì 9 febbraio) hanno attraversato alcune vie del centro di Siracusa, fino alle porte di Ortigia. Parte della città si è fermata per la protesta degli agricoltori. Il comparto agricolo ha alzato la voce e si è fatto sentire, così come il malcontento delle centinaia di agricoltori della provincia aretusea che dal profondo sud sono tornati a chiedere al governo centrale e all'Unione Europa, garanzie per la piena sostenibilità del settore. Al suono di campanacci, quasi una sveglia per le istituzioni, gli agricoltori hanno sfilato chiedendo tutele e diritti a partire dai più piccoli coltivatori. L'obiettivo delle associazioni agricole è ottenere tangibili risultati. Scortati lungo tutto il percorso dalle forze dell'ordine, i manifestanti hanno distribuito arance agli automobilisti. Il momento clou dell'intera giornata di protesta è stato l'incontro di una delegazione di agricoltori con il prefetto di Siracusa Raffaella Moscarella, alla quale è stato consegnato un documento con le richieste, ma anche le criticità che potrebbero compromettere per sempre il futuro di tanti lavoratori. Presenti alla riunione, oltre alle rappresentanze delle sigle, anche i sindaci dei comuni di Carlentini, Palazzolo Acreide, Sortino, Ferla e Buccheri che si sono fatti portavoce del grave disagio che da tempo vive il comparto agricolo. Alla delegazione è arrivata l'assicurazione del prefetto, la quale ha garantito il suo impegno personale a favore del settore.