SIRACUSA. L’orgoglio di sostenere che «siamo un settore capace di reggere la crisi» offuscato dalle «mancanze delle istituzioni che non ci danno il giusto sostegno». Il vicepresidente regionale di Confagricoltura Massimo Franco traccia un bilancio con tante luci, legate soprattutto a prodotti di grandissima eccellenza come il limone Igp o le arance rosse, ma anche qualche ombra a causa «dell’incompetenza dimostrata, purtroppo, da chi ci governa». Qual è lo stato di salute del comparto agricolo? «Il settore in provincia di Siracusa, nonostante la crisi, rappresenta insieme al turismo l’elemento cardine su cui impostare lo sviluppo del nostro territorio. Il comparto agricolo e quello turistico sono i due elementi sui quali puntare per rilanciare l’economia in generale. È un momento economico e sociale, sicuramente instabile, subiamo pressioni internazionali che si ripercuotono nel sistema paese in maniera dirompente. Nonostante questi problemi e i tanti disagi comunque siamo riusciti a reggere e a ottenere importanti riconoscimenti a livello nazionale ed europeo». Quali sono i “campioni” nella produzione? «Senza dubbio il limone di Siracusa ma anche il ciliegino di Pachino. L’agricoltura e l’agroalimentare, in questi ultimi venti anni, attraverso una costante innovazione ci hanno consentito di essere presenti sul mercato con prodotti riconoscibili e di grande qualità come, oltre al limone e al ciliegino, la patata novella, le Arance rosse, la carne degli Iblei, l’olio di oliva degli Iblei e anche vini unici. Sono tutti prodotti che hanno sempre più conquistato i favori dei consumatori». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA-ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE