SIRACUSA. «Non è possibile che una città come Siracusa si paghi una delle aliquote Imu più alte della Sicilia». A denunciarlo sono gli esponenti del movimento «Progetto comune», con in testa Edy Bandiera di Forza Italia, Aldo Ganci di Azione nazionale, Gaetano Penna di Evoluzione civica, Giovanni Magro di Federazione popolare e Giuseppe Giganti di Italiani in movimento.
Nel mirino del movimento finisce l'aliquota dell'Imposta municipale unica. «Nei confronti di cittadini, famiglie e imprese siracusane – sostengono Bandiera, Ganci, Penna, Magro e Giganti – è stato messo in atto un sistema vessatorio inaccettabile e insostenibile». Gli esponenti di «Progetto comune» bocciano la decisione di fissare l'aliquota «Imu» al 10,6 per mille, il massimo consentito dalla legge. L'aliquota, va detto, è la stessa ormai da anni e non ha subito alcuna variazione nemmeno nell'anno che sta per chiudersi.
«Per legge l'Imu deve essere applicata con una aliquota ordinaria minima del 4,6 per mille e massima del 7,6 per mille. Questa quota può essere aumentata di tre punti arrivando così al 10,6 per mille. E com'era prevedibile il Comune ha adottato l'aliquota massima prevedendo una sola variazione per gli immobili adibiti a uso commerciale e imprenditoriale. In questo caso, infatti, è prevista una aliquota del 9 per mille». Da Bandiera, Ganci, Magro, Penna e Giganti parte così una proposta rivolta all'amministrazione comunale. «Ci chiediamo – aggiungono – per quale motivo non è stata applicata una aliquota più ridotta, del 9 per mille, a tutti. Una scelta che il Vermexio avrebbe dovuto assumere in considerazione della grave crisi economica».
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