SIRACUSA. «In questo caos istituzionale ci muoviamo come dei sopravvissuti, rimasti senza stipendio e senza poter garantire i servizi per il territorio». Si riassume così l'amarezza espressa da un dipendente della Provincia, durante l'assemblea di ieri mattina in via Brenta. Un incontro che si è svolto in contemporanea nelle altre nove Province siciliane per organizzare la protesta di martedì prossimo a Palermo. «Nel marzo del 2013 - racconta Gianni Rizzotto, un dipendente dell'ente - fu annunciata la riforma, ma siamo a marzo del 2016 e noi siamo senza stipendio, abbiamo assistito solo a chiacchere e pettegolezzi e la situazione è drammatica. È inutile nascondersi. A me non interessa come faranno ma se alla Regione non sono in grado di svolgere il loro lavoro allora è meglio che vadano a casa. Vogliamo che sia assicurato il futuro per noi e per i nostri figli». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE