SIRACUSA. Stanno manifestando dalle 8 di questa mattina all'ingresso nord e a quello sud della zona industriale siracusana. I lavoratori di Eni in sciopero oggi per tre ore, dalle 8 alle 11, hanno dato vita ad una serie di presidi in strada per denunciare pubblicamente la scelta di Eni di vendere Versalis e quindi la chimica al fondo americano Sk Capital. Presidiate anche tutte le portinerie del polo petrolchimico tra i più grandi d'Europa. File chilometriche soprattutto in uscita da Siracusa. Con bandiere e striscioni, i lavoratori hanno fermato le auto per spiegare ai cittadini la loro protesta. Dopo aver perso migliaia di posti di lavoro, secondo il sindacato, il rischio della cessione potrebbe essere l'ulteriore licenziamento di mille dipendenti tra diretto e indotto. Ad Eni le organizzazioni sindacali chiedono di rispettare gli accordi presi, a partire dalle bonifiche e fino al piano di investimenti da 400 milioni di euro. Dopo quella di stamane, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato per lunedì un'assemblea alla sala mensa del polo petrolchimico alla quale sono stati invitati i sindaci del territorio. GPer il 19 è in programma una manifestazione nazionale a Roma.