SIRACUSA. La corsa per ottenere i fondi per la riapertura al culto e poi l’amara verità: la chiesa dell’Immacolata ha bisogno di molte più risorse per poter spalancare nuovamente le proprie porte ai fedeli. Non arrivano buone notizie dal cantiere dell’edificio religioso di piazzetta Corpaci, nel centro storico di Ortigia. I lavori finanziati con i fondi stanziati dalla Regione, 49 mila euro, stanno proseguendo ma consentiranno di risolvere solo una minima parte dei problemi che affliggono la chiesa dove sono visibili crepe vistosissime sulla cupola e nella zona dell’abside. A lanciare l’allarme chiedendo aiuto per evitare una chiusura prolungata della chiesa era stato a settembre del 2014 padre Marco Tarascio, per anni ”anima” di una parrocchia diventata sotto la sua guida un punto di riferimento per tanta gente. Pochi giorni dopo quell’appello, a ottobre, la chiesa è stata chiusa e contestualmente sono arrivati due stanziamenti, uno della Regione e l’altro del ministero dell’Interno visto che la chiesa è di proprietà del «Fec», il Fondo edifici di culto. I lavori stanziati con le risorse della Regione sono in corso ma come ha denunciato anche il nuovo parroco dell’Immacolata don Flavio Cappuccio sono tante le emergenze, dalla pavimento absidale che sta cedendo alla cupola e il catino absidale pieni di crepe. Senza risorse, insomma, si prospetta una lunga chiusura per l’edificio religioso.