SIRACUSA. Un presidio di due ore per chiedere la continuità occupazionale, il mantenimento delle proprie mansioni e livelli retributivi al momento dell'affidamento alla nuova ditta che gestirà l'appalto di igiene urbana. La manifestazione è stata indetta dalle segreterie provinciali dei settori Ambiente della Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fiadel, Filas e Cobas, che hanno ottenuto l'impegno dall'ufficio di gabinetto della Prefettura a definire nei prossimi giorni un incontro alla presenza dell'amministrazione comunale e dell'Igm. Ma la tensione era alta ieri, tra gli operatori ecologici, 80 secondo quanto riferito dai sindacati, che si sono radunati con i propri mezzi in piazza Archimede davanti alla sede della Prefettura protestando anche per l'arrivo nei giorni scorsi delle lettere di licenziamento inviate dalla ditta e che preannunciano la fine del rapporto di lavoro dopo il 30 giugno. Una decisione che ha fatto salire la tensione degli operatori ecologici che hanno già annunciato di voler prendere parte al prossimo consiglio comunale.
«Dopo 24 anni di lavoro in questa azienda - ha detto uno degli operatori ecologici, Giorgio Fazio - mi sono visto recapitare la lettera che preannuncia il licenziamento subito dopo il 30 giugno, data in cui scadrà il contratto di appalto con Igm. Non siamo tranquilli, avevamo avuto rassicurazioni dal Comune che non ci bastano più. Al sindaco chiediamo un confronto immediato. Venga in cantiere. Noi vogliamo solo che venga garantito il nostro posto di lavoro così come è indicato in un articolo del contratto nazionale. Se le condizioni dovessero precipitare siamo pronti ad entrare in sciopero già a partire dalle prossime settimane».
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