SIRACUSA. Oltre 300 lavoratori in nero individuati e quasi mille aziende sottoposte a controllo in un anno. Sono solo alcuni numeri dell’attività portata avanti nel 2014 dall’Ispettorato provinciale del lavoro guidato dal dirigente Marcello Burti. E sono dati, come spiega lo stesso Burti, che dipingono un quadro tutt’altro che positivo con il lavoro nero divenuto «una piaga inarrestabile che dilaga sempre più tra le imprese». «Facciamo controlli continuamente - ha spiegato il dirigente del servizio - ma il sommerso è sempre più diffuso all’interno delle aziende attive sul territorio». Nel 2014, fino a questo momento, gli ispettori insieme ai carabinieri del nucleo dell’Ispettorato del lavoro hanno individuato 321 lavoratori in nero e 462 lavoratori irregolari rispetto all’orario di lavoro e ai salari. Secondo quanto indicati nei dati diffusi dall’Ispettorato del lavoro, complessivamente sono state 995 le aziende ispezionate, i controlli hanno riguardato tutti i settori merceologici ma un’attenzione particolare è stata posta nei confronti delle imprese che operano nel settore dell’edilizia. Numeri alti sono stati registrati anche sul fronte dei provvedimenti presi dagli ispettori del lavoro nei confronti degli imprenditori non in regola. Nel bilancio annuale si parla infatti di 268 provvedimenti amministrativi e in particolare di 76 maxi sanzioni, con importi di diverse migliaia di euro, e 39 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI SIRACUSA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA