Voce fresca, testi sinceri e una presenza scenica che cattura, Sarah Toscano, vigevanese, arriva in Sicilia con due tappe del suo Summer Tour 2025: stasera ad Augusta in piazza Castello e venerdì prossimo al lungofiume Umberto Corica di Sinagra, per due concerti pop tra ballo, emozioni e brani nuovissimi. Da Sanremo con Amarcord al duetto con Carl Brave, fino al sold out nei club, Sarah a soli 19 anni è una delle voci emergenti della scena italiana.
Sono i suoi primi concerti in Sicilia: in passato era mai stata nell’isola?
«La Sicilia è stata la meta di tutte le mie vacanze estive. Andavo in villaggio turistico e mi è sempre piaciuto tutto: il mare, le persone, il calore che trasmettono e il cibo… non ne parliamo! Mi aspetto dal pubblico tanto calore, perché le persone qui mi fanno sentire davvero a casa, amo la loro vivacità».
Cosa le viene in mente quando pensa alla Sicilia?
«Onestamente, quando ci penso la prima cosa che mi viene in mente è il cibo. Ogni volta che mi capita di tornare mangio benissimo, soprattutto i dolci, che sono incredibili».
Dopo il debutto a Sanremo un tour estivo intenso…
«Sanremo è stato sicuramente un’esperienza molto bella, davvero incredibile. Adesso poter girare l’Italia durante l’estate per cantare dal vivo i miei brani, incluso quello portato a Sanremo, per me è emozionante. Anche l’anno scorso avevo fatto un piccolo Summer Tour, ma quest’anno è tutto più grande. Sono davvero felice, sto ricevendo tanto affetto e per me è una cosa elettrizzante».
Sul palco la vedremo con un corpo di ballo…
«Sono stata io a chiederlo. Già durante il periodo ad Amici avevo notato che, quando mi affiancavano dei ballerini, mi sentivo molto più a mio agio e più sicura di me stessa. Avere altre persone sul palco che condividono con me quel momento mi dà una sicurezza che, da sola, faccio più fatica a trovare».
Il suo Ep Sarah ha segnato l’inizio di un percorso molto personale...
«Ho acquisito molta più confidenza: mi sento più sicura e consapevole, conosco molto meglio chi sono. Anche a livello musicale sto facendo un grande lavoro di ricerca personale, sto sperimentando tanto e mi sto scoprendo sempre di più».
Brani come Mappamondo, Tacchi (fra le dita) e Taki raccontano diversi lati dell’amore e dell’identità. C’è un filo rosso che li unisce?
«La spensieratezza e quel velo di leggerezza che evita di renderle pesanti. Anche perché, sinceramente alla mia età non posso dire di aver vissuto l’amore vero e proprio… quindi ciò che cerco di trasmettere è più che altro quella leggerezza che cerco di trovare nella vita».
Ha vinto Amici, è salita sul palco dell’Ariston e ha aperto il concerto dei Black Eyed Peas...
«Ogni volta che salgo sul palco mi rendo conto che qualcosa sta davvero accadendo. Vedo le persone lì per me, che cantano le mie canzoni, e ogni volta provo le stesse emozioni del primo giorno, non è cambiato nulla. Anche dopo l’esibizione, una volta da sola in camera, arriva quella seconda fase di realizzazione. È lì che penso: “Cavoli, è successo davvero”».
Cosa vorrebbe che il pubblico portasse a casa dopo un suo concerto?
«Mi piace pensare che chi viene a un mio concerto lo faccia anche per staccare dai problemi, da tutto ciò che può pesare in quel momento. Mi piace immaginare che sia un momento di sfogo, di libertà, in cui non ci si concentra su nient’altro se non sul cantare e divertirsi».

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia