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L’Eschilo d’Oro alla carriera assegnato all’attrice Elisabetta Pozzi

Carmelo Rifici ritira il premio per Elisabetta Pozzi
Carmelo Rifici ritira il premio per Elisabetta Pozzi

L’Istituto Nazionale del Dramma Antico ha assegnato Il Premio Eschilo d’Oro alla carriera all’attrice Elisabetta Pozzi. La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento si è svolta ieri sera al Teatro Greco di Siracusa, prima della replica dell’Edipo a Colono di Sofocle.

L’Eschilo d’Oro è il premio che dal 1960 viene assegnato dall’INDA a personalità nazionali e internazionali che si sono distinte nel campo del teatro classico e degli studi sull’antichità greca e latina. Nel corso degli anni, è stato assegnato, fra gli altri, a registi come Theo Anghelopulos, Ariane Mnouchkine, Peter Stein e Davide Livermore, ad attori come Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi, Irene Papas, Vanessa Redgrave, Glauco Mauri, a studiosi come Eva Cantarella e Guido Paduano. Lo scorso anno il premio è andato al poeta ed editore Nicola Crocetti.

Elisabetta Pozzi è fra le grandi protagoniste nella storia delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco, dove ha interpretato il ruolo di alcune delle grandi eroine tragiche, come Clitennestra, Fedra, Medea, Ecuba, Elena e l’Elettra di Euripide. L’ultima sua interpretazione a Siracusa è quella di Lisistrata, diretta nel 2019 da Tullio Solenghi.

Il riconoscimento assegnato dall’INDA ha la seguente motivazione: “Il Premio “Eschilo d’Oro” alla carriera 2025 viene assegnato a Elisabetta Pozzi per aver interpretato, con immenso talento, decine di figure femminili, create dai tragediografi greci del V secolo e dai poeti contemporanei, e riportate in scena dai registi contemporanei: Elettra, Ecuba, Atena, Medea, Tecmessa, Fedra, Clitennestra, Elena, Cassandra, Lisistrata. Nel corso della sua carriera, Elisabetta Pozzi ha saputo dare vita e spessore alle passioni, ai furori, e ai crimini delle eterne protagoniste del dramma antico, regalando al pubblico affondi di interpretazione indimenticabili. Per avere scelto il teatro come forma di spettacolo, e il teatro greco come modo privilegiato di restituire l’antico, le è conferito oggi il massimo riconoscimento, da parte dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, l’Eschilo d’Oro alla carriera”.

A causa di un problema legato al proprio volo di linea, Elisabetta Pozzi non era presente ieri al Teatro Greco di Siracusa. A ritirare il premio è stato Carmelo Rifici, regista che ha diretto Elisabetta Pozzi nella Fedra (Ippolito portatore di corona) del 2010. Rifici ha letto un messaggio inviato dall’attrice.

“Cari amiche e amici di questo teatro in cui si rinnova ogni anno la bellezza, in cui si riportano alla vita le storie che vale la pena continuare a raccontare, un saluto colmo di emozione a tutti voi – ha scritto nel suo messaggio Elisabetta Pozzi -. Non sono riuscita a raggiungervi per ricevere questo prestigioso premio che l’Inda ha voluto consegnarmi e di cui sono orgogliosissima, gli dei non mi sono stati favorevoli o forse dovrei dire, gli demoni malvagi hanno ostacolato il mio viaggio, perché gli dei, in questo teatro, mi sono sempre stati accanto. Durante l’emozionante rito che si celebra in questo teatro e a cui tante volte ho partecipato, ho sempre avuto la percezione che qualcosa di prodigioso stesse per accadere e spesso è accaduto: mi trovavo faccia a faccia con gli dei e ogni istante sconvolgente di quell’esperienza mi è rimasto inciso nella memoria. Devo rivolgere il mio ringraziamento sincero a tutti coloro con cui ho condiviso fatiche e gioie durante gli allestimenti; tante persone belle e generose: dal reparto tecnico agli uffici. Voglio dedicare questo premio al mio grande maestro, Giorgio Albertazzi e condividerlo con coloro con cui ho cominciato e più volte ricominciato Piero Maccarinelli, Walter Le Moli, Carmelo Rifici, Andrea Chiodi, Peter Stein, Davide Livermore, rinnovando sempre il ricordo di Cristina Pezzoli, Marco Sciaccaluga, Massimo Castri, Luca Ronconi e Carmelo Bene; ognuno di loro è un pezzo insostituibile della mia vita”.

A Elisabetta Pozzi è stata consegnata una moneta realizzata dall’orafo siracusano Massimo Sinatra.

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