Siracusa, una donna per la prima volta alla guida dell'Inda: «Ecco i miei tre pilastri», dice Valeria Told
Per la prima volta nella sua storia più che centenaria l’Inda, l’Istituto nazionale del dramma antico, è guidato da una donna, una manager giovane, energica, molto preparata. È Valeria Told, che per 11 anni è stata sovrintendente della Fondazione Haydn. In poco più di 10 anni la Fondazione di Bolzano passò da una stagione sinfonica a quella operistica e ancora alle attività per i ragazzi. Ora è a Siracusa da una settimana, è presto per parlare di progetti, ma ha già le idee chiare. «I pilastri su cui reggere e far crescere una Fondazione - dice all’Ansa Told - sono tre. Il rapporto con il pubblico che qui a Siracusa è fedele e decisamente innamorato delle rappresentazioni classiche. Ma si può sempre incentivare il pubblico che viene dall’estero. Poi le tournée. Quest’anno andranno in tour La Pace di Aristofane e Ulisse, l’ultima Odissea, una riscrittura di Giuliano Peparini e Francesco Morosi. Andranno prima nei teatri di pietra e poi su per la penisola». E gli altri due pilastri? «La sostenibilità economica - risponde la sovrintendente - e l’Inda ha le spalle solide, se guardiamo agli altri teatri europei quando va bene arrivano al 20% del budget. Qui si arriva all’80%, dunque è una situazione ottimale per avere la massima qualità degli spettacoli e infine lo spazio crescente da dare alle nuove tecnologie, la cosiddetta trasformazione digitale. Ormai sono indispensabili, per la scena, per il marketing e anche per creare una rete con altre istituzioni culturali, anche con i teatri di prosa e lirici e non solo in Sicilia». Alla maturità classica presentò una tesi sulla Poetica di Aristotele, ma già a 17 anni aveva messo in scena la Lisistrata di Aristofane. Poi la musica prese il sopravvento. Valeria Told è una musicista che poi ha studiato per diventare manager e i due aspetti insieme la rendono particolarmente adatta per il ruolo assegnatole. Ha studiato danza e letteratura comparata. «I classici - dice con un velo di commozione - parlano agli uomini di tutti i tempi, sono sempre attuali. Sono la torcia che può e deve illuminare il nostro presente, oltre ad essere uno dei fondamenti essenziali della nostra cultura». Perfettamente bilingue, Told è cresciuta a Merano, ma per il suo lavoro parla anche inglese e francese.