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Notomusica: Noa & Gil Dor sulla scalinata della Cattedrale

Noa e Gil Dor

Il fascino della musica, la magia dello spazio scenico (l’ex collegio dei padri Gesuiti: un teatro «quasi» naturale), la grazia delle note che nelle calde sere d’estate riescono a creare un tutt’uno con le stelle: è la melodiosa sinfonia del Festival Internazionale «Notomusica» che nella città barocca dura da più di nove lustri. Sono passati quarantasei anni da quando il pianista Corrado Galzio dal Venezuela ideò per la sua città d’origine, Noto, la rassegna musicale.

Da quel lontano 1976 «Notomusica» ha aperto le sue porte a innovazione e contaminazione. La rassegna, che quest’anno celebra la stagione numero 46, ospiterà dieci concerti che, in una fusione di musica classica, etnica e jazz, si succederanno da martedì 27 luglio al 22 agosto. La scommessa musicale lanciata da Galzio continua ancora e sempre con maggiore successo: lasciato il chiostro di San Domenico, il Festival da qualche anno ha trovato ospitalità nel teatro all’aperto dei Gesuiti.

Noa & Gil Dor, il primo agosto, si esibiranno, invece, sulla scalinata della Cattedrale. Nel cartellone figurano la Camerata Strumentale Siciliana, Notomusica Symphonic Orchestra, Roberto Cappello (al pianoforte), Anna Tifu Tango Quartet, Marialy Pacheco (pianoforte) e Joo Kraus (tromba), Metto Mancuso Trio, Laura Del Rio (soprano), Daniele De Prosperi (tenore), Massimo Simeoli (baritono), Massimo Colacicchi (pianoforte), Barcelona Gipsy balKan Orchestra e Roberto Gatto Ensemble che in chiave jazzistica omaggerà, nel centenario della nascita, Nino Manfredi.

Quarantasei anni di «Notomusica» sempre con ospiti prestigiosi, tra cui Ennio Morricone, Luis Bacalov, Nicola Piovani, Salvatore Accardo, Ugo Ughi, Cecilia Gasdia, Mariella Devia, Katia Ricciarelli, Dee Dee Bridgewater, Bruno Canino, I Solisti Aquilani, Enrico Rava, Paolo Fresu e Stefano Bollani.

Dice il presidente Alberto Frasca: «Siamo infine arrivati al nostro 46° appuntamento estivo, sempre nello stile del fondatore, il Maestro Corrado Galzio, che volle fare di questa Città una dimora degna della Musica, dotandola dei mezzi necessari per irradiarla nel circondario, richiamare attenzioni di autorità, interesse di un pubblico assiduo ed in crescita, istituzioni locali, enti, associazioni culturali, cittadini colti, accorti, sensibili di ogni età».

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