Una novità assoluta per il Teatro Greco di Siracusa che a malincuore ha dovuto rinunciare alle tragedie classiche, spostate al 2021, ma conferma la sua vocazione di centro della vita culturale della città tanto greca quanto siciliana: quest’anno il pubblico, non più di 480 spettatori, potrà vivere l’emozione di essere sul palcoscenico, mentre gli artisti coinvolti negli spettacoli si esibiranno sul proscenio e sulla cavea, spesso in monologhi. I biglietti si possono acquistare da ieri sul sito dell’Inda.
A dirlo è il consigliere delegato Marina Valensise: "Un’inversione di prospettiva, ma occorreva tenere accesa la fiaccola del Teatro greco, come quella dell’indotto che vive attorno al teatro». Si parte il 10 luglio con un concerto particolare di Nicola Piovani, coprodotto con la Rai e trasmesso su Rai 5, in replica l'11, «L'Isola della luce- dedicato ad Apollo», lo spettacolo prevede il contributo di 15 musicisti, Tosca e Massimo Popolizio. Il 17 luglio Lunetta Savino interpreta «Da Medea a Medea», tratto da Euripide e Antonio Tarantino. Il 25 luglio l'omaggio a Franca Valeri che compie 100 anni con il suo «La vedova di Socrate», letto da Lella Costa. Ad Agosto di scena Luigi Lo Cascio nei panni di Aiace di Ghiannis Ritsos e a seguire Laura Morante che interpreta la magnifica galleria di personaggi classici e rivisitati da Marguerite Yourcenaur nel suo saggio più commovente, «Fuochi». Isabella Ragonese il 22 agosto"Crisotemi» di Ritsos e il 30 ultimo spettacolo che vedrà impegnati gli allievi della scuola dell’Inda, Mircea Cantor con "The sound of my bodyis the memory of my presence» con Anna Della Rosa, Lucia Lavia e Galatea Ranzi. «Abbiamo scelto di preservare la classicità - spiega Valensise - anche in queste scelte e tutti gli attori hanno compreso l’intento delle produzioni di quest’anno, solidarietà soprattutto, il teatro al servizio della sua comunità. Ad Atene il governo mandava gratis a teatro i contadini e noi con «Diventa Mecenate» abbiamo invitato i sostenitori a donare 1.000 euro per avere accesso a tutti gli spettacoli, possono donare il biglietto a siracusani che non verrebbero, e non dimentichiamo i medici, il personale sanitario, ma anche gli albergatori in seria difficoltà, gli artigiani o coloro che vivevano di turismo.»
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