Il volto, i corpi, la voce delle donne come un unico grido di protesta contro tutte le guerre. La condanna senza riserva di tutti i conflitti, la loro insensatezza e il volto antieroico di ogni guerra saranno protagonisti nel 55° Festival al Teatro greco di Siracusa che avrà il suo filo conduttore nella maschera di dolore delle donne o nell’essere loro stesse vittime della guerra e protagoniste dell’opposizione ad ogni conflitto.
La stagione 2019 ruoterà attorno al tema "Donne e guerra". Saranno due tragedie di Euripide, "Le Troiane" ed "Elena" e la commedia di Aristofane "Lisistrata" le tre nuove produzioni inserite dalla Fondazione Inda nel calendario del 55° Festival al Teatro greco di Siracusa.
I titoli scelti puntano sul protagonismo al femminile ed esprimono con modi, trame e personaggi profondamente diversi, una critica contro tutte le guerre, affidata a un collettivo di donne vinte come le Troiane o a singole eroine come Lisistrata o ad una Elena fatta di aria, per cui vanamente si è combattuto a Troia.
Le opere inserite nel cartellone 2019 del Festival di prosa più partecipato in Italia sono state annunciate questa sera, prima dell’inizio della terza replica della commedia I Cavalieri di Aristofane dai rappresentanti del Consiglio di Amministrazione assieme alle maestranze e al personale della Fondazione.
Sarà messa in scena per la seconda volta al Teatro greco di Siracusa, dopo l’edizione del 2010, anche la commedia Lisistrata dove la protagonista assurge a ruolo di eroina e portatrice di pace inducendo le donne Ateniesi, spartane, tebane a uno sciopero del sesso e costringendo gli uomini a stipulare la pace.
"La stagione 2019 della Fondazione Inda ha nella forza di figure carismatiche come Ecuba, Andromaca, Cassandra, Elena, Lisistrata e nella condanna della guerra il suo filo conduttore - ha dichiarato il consigliere delegato Pinelli -. Insieme al consiglio d’amministrazione abbiamo elaborato una proposta culturale e teatrale nel solco di una ricerca innovativa ma anche di approfondimento, riflessione e divulgazione del teatro antico. Ci aspetta una nuova stagione avvincente e ricca di spunti di riflessione".
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