SIRACUSA. Con Emma Dante, regista di “Eracle” di Euripide al prossimo 54esimo ciclo di spettacoli classici al Teatro greco, a partire dal 10 maggio, la vera ineluttabile svolta del teatro classico che diventa sperimentazione. Un Eracle espressione di «potere», su un tema dominante, quello della morte, che la regista palermitana - reduce da successi nei più importanti teatri internazionali - intende rappresentare attraverso una sorta di mutazione originaria, e cioè dal maschile al femminile.
Saranno infatti tutte donne le attrici che comporranno il cast, sarà donna Eracle, ma «non vedrete seni - racconta presentando il suo spettacolo a Palazzo Greco - o altre parti del corpo, ma piuttosto sentirete la forza del personaggio. Si tratta semplicemente, per me, di un gioco teatrale e un modo per restituire alle donne ciò che gli antichi avevano loro tolto». La scelta di questa inversione di ruoli, non sembra affatto casuale, ma è precisa e sostenuta dalla regista da un profondo studio sul personaggio.
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