SIRACUSA. Giudicati “clamorosi” i risultati che sono stati ottenuti nell’ultima stagione classica al Teatro greco di Siracusa: l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, che quest’anno per il suo cinquantatreesimo ciclo di rappresentazioni classiche ha proposto “Sette contro Tebe” di Eschilo, “Fenicie” di Euripide e “Rane” di Aristofane, è riuscito a portare nella cavea siracusa ben140.300 spettatori; 21 mila in più rispetto al 2016; 38 mila, poi, sono stati gli studenti che hanno seguito con passione anche il festival dei giovani di Palazzolo Acreide, l’unico al mondo dove scuole provenienti da tutto il mondo danno vita a spettacoli di alto livello artistico e culturale.
Una crescita del 18 per cento degli spettatori rispetto al 2016 fa pensare ad un indice di gradimento in aumento, considerando anche che è del 22 per cento l ‘incremento rispetto alle due ultime stagioni: per un totale di 28 mila spettatori in più nelle due stagioni commissariali. Anche i dati della biglietteria non possono che lasciare soddisfatti i vertici della fondazione, 17 per cento in più rispetto al 2016 e del 25 per cento rispetto al 2015.
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