SIRACUSA. Le tragedie «Edipo a Colono» di Sofocle ed «Eracle» di Euripide e la commedia «I cavalieri» di Aristofane. Sono i tre titoli del cartellone del 54esimo ciclo di rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa promosso dalla Fondazione Istituto nazionale del dramma antico. Ad annunciarli è stato, prima dell’inizio della terza replica di Rane di Aristofane, il commissario straordinario dell’Inda, Pier Francesco Pinelli, con accanto le maestranze. «Tiranno, eroe, governo: ascesa e declino": questo il concetto guida per il 2018. Eroe ed antieroe, governatore e tiranno che sono parte della stessa persona, prestigio e potere che si ritorcono tragicamente contro chi li detiene o che li rendono, a loro insaputa, fantocci ridicoli. Nelle due tragedie gli spettatori vedranno in scena un eroe, Eracle, ed un re-tiranno, Edipo, un tempo all’apice della fortuna e del potere e successivamente crollati nell’abisso della rovina e della contaminazione. Entrambi riconosceranno nell’amicizia di Teseo - e dunque, nella città di Atene - la luce della solidarietà e dell’accoglienza. La commedia «I Cavalieri» narra una vicenda dove ci si chiede, tra le grossolane figure che gestiscono il potere, chi sia il tiranno e chi l’eroe, una domanda alla quale solo la storia o lo spettatore possono rispondere. Per «Edipo a Colono" quinta messa in scena al Teatro greco di Siracusa dopo le edizioni del 1936, 1952, 1976 e del 2009 quando a interpretare Edipo fu Giorgio Albertazzi. Per «Eracle» terza messa in scena dopo le edizioni del 1964 con la traduzione di Salvatore Quasimodo e del 2007 quando Ugo Pagliai interpretò Anfitrione. Si tratterà invece di un debutto assoluto per I cavalieri i Aristofane.