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Sospesi in un vicolo di Ortigia, a Siracusa i pesci "mobiles" di Puccetti

ROMA. Più di 170 pesci sospesi in un vicolo di Ortigia, per dare ai passanti la sensazione di essere in un mare immaginario.

E’ l’installazione dinamica 'Underwater' dell’artista romano Andrea Puccetti, che si inaugura stasera sull'isola, cuore antico di Siracusa.

Ad ospitare l’installazione, visitabile fino a settembre, la Fish House Art in via Cavour 29-31: uno spazio interamente dedicato al mare da Fabrizio Santiglia.

«L'idea è quella di rendere il fascino dell’immersione subacquea» afferma Puccetti in una nota, aggiungendo che «per realizzare l’apparente imprevedibilità del movimento dei pesci mi sono ispirato ai 'mobiles' di Alexander Calder, a partire dallo studio dei materiali e dal loro bilanciamento».

Bagliori, ombre lontane che si aggirano imponenti, movimenti impercettibili colti a distanza, figure che scompaiono e improvvisamente riappaiono baluginando sono i mutevoli effetti delle creazioni di Puccetti, nelle quali grandi occhi, linee spezzate, branchie, squame, pinne, mandibole mobili animano le sagome di pesci reali e fantastici.

Subacqueo, biologo ma soprattutto 'homo faber', Puccetti taglia lamiere di alluminio, recupera lastre di ottone, seleziona frammenti di rame e acciaio e li unisce utilizzando microscopiche viti (mai la colla) e con un sapiente lavoro di bilanciamento li trasforma in saraghi, cefali, orate, cernie in costante movimento.

Metafora forse del nostro essere, scrive la curatrice Laura Mocci, «sembrano alludere alla leggerezza del nostro esistere sottolineandone, con ironia, l’imprevedibilità».

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