SIRACUSA. Carlo Cerciello è il regista scelto dall'Istituto nazionale del dramma antico per dirigere «Fedra» di Seneca, terzo titolo in cartellone per il cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, dal 13 maggio al 19 giugno. L'artista napoletano, vincitore nel 2015 del premio assegnato dall'Associazione nazionale dei critici di teatro, sarà al debutto nell'antica cavea e affiancherà Gabriele Lavia, regista di «Elettra» di Sofocle, e Cesare Lievi, a cui è stata affidata la regia di «Alcesti» di Euripide. Le due tragedie saranno in scena a giorni alterni. L'opera latina dal 23 al 26 giugno al teatro greco e poi inizierà la tournèe nei teatri di pietra siciliani. «Nell'epoca di internet e dei cellulari - racconta il regista - il teatro di pietra rappresenta una sfida molto complessa. Penso che la difficoltà maggiore sia quella di integrare lo spettacolo in un luogo di devastante bellezza come il Teatro Greco. Fedra è la tragedia della passione umana, non è un'eroina che trasmette esempi ma, al contrario, porta quasi a identificarsi con il suo errore. È una donna che paga il suo slancio verso la libertà e in questo penso sia una figura molto moderna. Seneca riconosce il senso profondo dell'essere umano e della sua fragilità e per questa ragione proverò a mettere in scena quest'opera con umanità».