SIRACUSA. Un centinaio di reperti archeologici frutto dei sequestri della Guardia di Finanza dal 1963 ad oggi sono esposti nella mostra dal titolo «La luce dell'onestà», inaugurata ieri nella sala Caravaggio della Soprintendenza di Siracusa. Ogni anno la Guardia di Finanza intercetta numerosissimi reperti direttamente dalle mani dei tombaroli che li depredano dai loro siti, o da quelle degli antiquari o dei venditori on-line. Reperti raccolti nelle necropoli a poi abbandonati in un magazzino. La mostra ha un settore dedicato al collezionismo illegale, con la presenza di pezzi falsi, che saranno oggetto anche di studio da parte di giovani universitari. L'iniziativa è frutto della sinergia tra la Soprintendente Rosalba Panvini e il comandante provinciale della Guardia di finanza col. Antonino Spampinato. «Un'occasione importante - ha detto il comandante della Regione Sicilia, generale Ignazio Gibilaro - per dare un messaggio chiaro alle nuove generazioni nell'affermazione di un principio di legalità».