SIRACUSA. «Resta irrisolto il nodo cruciale del ruolo e delle competenze del consigliere delegato e del sovrintendente della fondazione Inda». A sottolinearlo è l'ex presidente della Provincia Salvo Baio dopo l'ultima riunione del consiglio di amministrazione della fondazione «svoltosi - dice - in un clima surreale e rissoso». L'attenzione è focalizzata sulle nomine dell'Inda. Che un componente del cda avrebbe addebitato addirittura ad un semplice dipendente dell'Inda. Una «penosa mistificazione» la definisce Baio che evidenzia come sia il sovrintendente per statuto, il responsabile della produzione artistica. «Sovrintendente - dice Baio - che lamenta di non avere potere decisionale ma che dinanzi invece alle competenze ed ai poteri che gli sono propri per statuto non reagisce con la necessaria fermezza e nei fatti si fa esecutore».
«Peccato - dice Baio che evidentemente pone l'attenzione sul ruolo al di là delle proprie competenze che starebbe cercando di esercitare il consigliere delegato - Lanza Tomasi di esperienza in campo artistico e culturale nè a da vendere, ma nei fatto non gli viene consentito di svolgere il proprio ruolo».
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