SIRACUSA. «Agon», tradizionale appuntamento al Teatro greco con il processo contro uno dei protagonisti delle tragedie in programma, vede quest'anno imputata «Medea»" nella tragedia di Seneca. «Processo a Medea: madre omicida o moglie tradita?», così si affronterà uno dei temi più scottanti anche delle cronache contemporanee, ma senza perdere di vista la storia di una donna che già duemila anni fa e molte altre volte dopo fu condannata attraverso il suo autore, Lucio Anneo Seneca, tanto da far passare in secondo piano persino il suo valore letterario.
Un lavoro amatissimo per questa edizione - la prima al Teatro greco, dopo solo un'edizione nel 1989 a Segesta con la regia di Alvaro Piccardi, con Paola Mannoni e Orso Maria Guerrini - curato dal regista Paolo Magelli che ha sottolineato la ”modernità del testo di Seneca e descrive Medea una donna pazza d'amore, ferita a morte... che non si piega e che alla fine condanna ogni forma di potere». «Agon» sabato sera al Teatro greco alle 21 con ingresso libero, metterà in scena il processo a Medea: voluto dall'associazione «Amici dell'Inda», lo spettacolo sarà introdotto dal presidente Enrico Di Luciano.
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