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SIRACUSA. Per l'Istituto nazionale del Dramma Antico questo quarantanovesimo ciclo di spettacoli classici deve avere il sapore di un vero evento: il centenario in arrivo, l' essere giunti ad una meta nonostante il difficile periodo di transizione, ancora in corso, nel quale manca un'organizzazione completa formata da un consiglio di amministrazione e da un sovrintendente. Si alza oggi alle 18,30 il sipario sulla stagione 2013 - in un inevitabile clima di attesa per il destino futuro della fondazione legato ai suoi assetti definitivi - con «Edipo Re» e «Antigone» di Sofocle, «Le donne al parlamento» di Aristofane, affidate ai registi Daniele Salvo, Cristina Pezzoli e Vincenzo Pirrotta. Un cast che oltre a Daniele Pecci e Ilenia Maccarrone, vanta la presenza di Isa Danieli e Ugo Pagliai, e nella commedia di Anna Bonaiuto. Toccante la dichiarazione del commissario straordinario al Comune e presidente dell'Inda, Alessandro Giacchetti, ieri, all'apertura del convegno «Edipo e la modernità» a palazzo Greco. «Nonostante la difficile situazione del Paese, e della cultura, la fondazione Inda - ha detto Giacchetti - offre il meglio di sé grazie agli sforzi sinergici di quanti credono con amore e anche sacrificio in questa meravigliosa macchina operativa, in questa appassionata attività che da cento anni trasforma il Teatro greco in un luogo magico e unico al mondo».
Ad aprire le rappresentazioni come è ormai consuetudine la sezione junior dell'Accademia d'arte del Dramma Antico diretta da Mariuccia Cirinnà. C'è attesa per la prima di «Edipo re» di Sofocle, tragedia più volte rappresentata e quest'anno affidata ad un protagonista, Daniele Pecci, per certi versi discusso, causa la sua provenienza dal mondo televisivo delle fiction, per altri già positivamente accolto perché il teatro è la sua seconda casa e oggi orgogliosamente alla sua prova decisiva: il teatro classico. La traduzione sofoclea di «Edipo Re» è di Guido Paduano, in scena anche Ugo Pagliai: un attore che non ha dimenticato cinque anni fa la sua esperienza , con «Eracle». «È un ritorno piacevolissimo, anche per il felice connubio con il regista con il quale ho già lavorato condividendo i suoi metodi - dice Pagliai -. Il mio Tiresia è un personaggio quasi esoterico e lui fa in modo che questo clima si fissi nell'aria come la presenza di un dolore». Nel cast Laura Marinoni, Maurizio Donadoni, Melania Giglio, Francesco Biscione, Graziano Piazza e Mauro Avocadro. Nel Coro più di venti elementi fra cui gli allievi dell'Accademia. Le scene e i costumi di Maurizio Balò, le musiche di Marco Podda, i movimenti di Antonio Bertusi. Domani, sempre alle 18,30, «Antigone», con la regia di Cristina Pezzoli.
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