Un incidente sul lavoro si è verificato nella raffineria Isab Nord del Petrolchimico di Priolo, nel Siracusano. Un operaio 50enne è in condizioni gravi: dipendente di un’impresa metalmeccanica, stava lavorando, nella serata di ieri, alla manutenzione di una pompa dell’impianto Cr30.
Per cause che sono al vaglio della polizia, si è procurato una grave lesione al torace e al polmone. Tra le ipotesi c'è che l’operaio sia stato colpito da un pezzo di metallo, staccatosi da un macchinario, all’altezza del petto.
Sono stati i suoi colleghi a prestare le prime cure, ma si è compreso subito che le sue condizioni fisiche erano piuttosto serie, per cui si è proceduto al trasferimento dell’operaio all’ospedale Cannizzaro di Catania. Si trova in prognosi riservata e lotta tra la vita e la morte.
La Uil: «Sia fatta luce sull’incidente»
“Confidiamo nella magistratura e nelle forze dell’ordine perché, presto e bene, l’inchiesta sul ferimento di un lavoratore al polo petrolchimico di Priolo faccia luce su questo episodio. Siamo vicini all’operaio, dipendente di un'impresa metalmeccanica, e alla sua famiglia. A loro va il nostro pieno sostegno”.
Lo affermano i segretari generali della Uil Sicilia, Luisella Lionti, e della Uilm Siracusa, Giorgio Miozzi, commentando il grave incidente sul lavoro avvenuto oggi nella raffineria Isab Nord di Priolo: “Abbiamo appena finito di leggere – aggiungono Lionti e Miozzi – gli inquietanti dati Inail relativi a un anno, il 2024, in cui sono ancora aumentate nella nostra regione le denunce di infortunio sul lavoro. È evidente che qualcosa, anzi tanto, non va sul piano della prevenzione tanto quanto su quello della repressione. La Uil, il sindacato che ha lanciato la grande battaglia della vita #Zeromortisullavoro, ribadisce la necessità di investimenti veri e concreti in formazione e in attività ispettiva, perché siano ben conosciuti da tutti i rischi professionali e le misure antinfortunistiche ma nello stesso tempo siano tutti davvero tutelati da norme incisive e pienamente efficaci in materia di sicurezza. Noi, da tempo, chiediamo anche con l’organizzazione di categoria maggiori controlli, che vanno implementati pure sul rispetto degli orari di lavoro”.
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