«Troppo grande il dolore che stanno provando per la morte della figlia, mai nessuno dovrebbe provarlo. Ora chiedono giustizia e vogliono impegnarci per la giustizia». Sono le parole dei genitori di Margaret Spada, Giuseppe e Loredana, affidate all’avvocato Alessandro Vinci, legale della famiglia, pronunciate sul soglio della chiesa del Carmine, dov’è stata allestita, ieri mattina, la camera ardente. Una folla silenziosa e commossa, una lunga e composta fila, sin dalle 9 del mattina, in fila per dare l’ultimo saluto alla giovane ventiduenne lentinese deceduta a seguito di un intervento di rinoplastica in una struttura a Roma, individuata dalla giovane su Tik tok. Tantissime le persone tra parenti, amici di una vita, gente comune che si sono stretti intorno alla famiglia Spada. Primo tra tutti il sindaco di Lentini Rosario Lo Faro accompagnato da diversi amministratori e consiglieri è rimasto pochi secondi in silenzio davanti alla bara bianca dove riposano le spoglie mortali di Margaret. Sulla bara bianca, sistemata al centro della chiesa accanto ad una gigantografia dell’immagine di Margaret sorridente, quando stava festeggiando un compleanno, è stata adagiata una maglietta bianconera della Leonzio 1909, con il nome di Margaret e il numero 22, l’eta della giovane. Papà Giuseppe, la mamma Loredana e la sorella Manuela, che hanno chiesto rispetto per il loro dolore ed hanno disposto, con il consenso della parrocchia, il divieto di fare foto e riprese, sono arrivati poco dopo le 10, entrando da una porta laterale. Subito dopo don Maurizio Pizzo, parroco della chiesa Sant’Alfio ha recitato la preghiera per i defunti, impartendo la benedizione. Un via vai di amici, conoscenti per abbracciare Giuseppe, Loredana e Manuela e far sentire tutta la loro vicinanza. Tantissimi cesti di fiori sistemati fuori dalla chiesa che fanno da corridoio fino all’ingresso della chiesa donate da amici e dalla società bianconera e dai dirigenti e responsabili della Rsa dove lavorava Margaret. «È una tragedia – ha detto Vincenzo Salvatore Cormaci, amico della famiglia Spada, mentre è in fila – per tutta la nostra comunità. Oggi piangiamo una ragazza solare, intelligente, unica sempre con il sorriso sulle labbra». La folla, inizialmente contenuta all’apertura della camera cresce progressivamente nel pomeriggio, fino a diventare un vero fiume di persone. Tanti sono gli amici e amiche che hanno condiviso con Margaret l’infanzia, l’adolescenza e i momenti trascorsi tra i banchi del liceo Classico Gorgia – Vittorini. Sul caso della morte di Margaret è intervenuto il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa Anselmo Madeddu. «Non posso esimermi dal rivolgere ai giovani l’appello di verificare sempre l’affidabilità dei messaggi veicolati dai social, e di ricordare che il medico online non potrà mai sostituire il medico vero. Prima di affidarsi a specialisti di ogni genere, seppure supportati da ottimi feedback sui canali social, sarebbe prima di tutto opportuno consultarsi con il proprio medico di famiglia, che conosce la storia e il quadro clinico di ognuno dei suoi pazienti». Intanto la città in lutto, si prepara per rendere l’ultimo omaggio, oggi (17 novembre); domani alle 11, nella chiesa di Sant’Alfio, saranno celebrati i funerali.