I carabinieri e la polizia di Augusta, nel Siracusano, hanno arrestato un uomo di 61 anni per i reiterati maltrattamenti nei confronti della moglie di 39 anni, tunisina. Circa un mese fa la coppia si è recata all’ufficio immigrazione del commissariato di Augusta per le pratiche relative alla permanenza in Italia della donna. I poliziotti hanno notato che la signora aveva evidenti ematomi al collo e altri segni di violenza, parzialmente celati dal trucco. Gli agente le hanno dato il contatto telefonico della mediatrice culturale alla quale, il giorno seguente, la trentanovenne ha raccontato le violenze subite dal marito anche in presenza della figlia minorenne, pur dichiarando di non volerlo denunciare.
Nonostante nel frattempo l’uomo fosse stato ammonito dal questore di Siracusa, dopo circa un mese, all’ennesima violenza fisica subita, la vittima è stata costretta a ricorrere al pronto soccorso dell’ospedale Muscatello, per poi recarsi alla caserma dei carabinieri di Augusta e denunciare i maltrattamenti, le offese, le umiliazioni, le privazioni economiche e le continue percosse subite dal coniuge.
I carabinieri hanno trasmesso gli atti all’autorità giudiziaria aretusea che ha emesso il provvedimento degli arresti domiciliari del marito violento, con l’applicazione del braccialetto elettronico, eseguito da carabinieri e polizia.
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