Palazzolo Acreide, il pozzo era segnalato e chiuso: il piccolo Vincenzo vi sarebbe saltato su
Sono nove al momento gli indagati per la tragedia di giovedì scorso a Palazzolo Acreide, sui Monti Iblei, dove un bambino di 10 anni che stava partecipando a un campo estivo organizzato da una onlus locale che si occupa di disabili ha perso la vita cadendo in un pozzo artesiano di 15 metri. Oltre al proprietario del terreno su cui è stato realizzato il pozzo, Giuseppe Giardina, che è anche il presidente dell’associazione che gestiva il grest, sono finiti nel registro degli indagati gli otto accompagnatori del gruppo di ragazzini che stava facendo una gita in una fattoria didattica. Tra loro anche Carmela Caligiore, la volontaria di 54 anni che, dopo aver visto il piccolo Vincenzo Lantieri precipitare, ha tentato invano di salvarlo scendendo per i gradini in mattoni che si trovano all’ingresso del pozzo. Per tutti la contestazione dei pm di Siracusa è di omicidio colposo. Gli avvisi di garanzia sono comunque un atto dovuto per consentire alle persone potenzialmente coinvolte nell’inchiesta di nominare un consulente medico-legale per l’autopsia che verrà effettuata la prossima settimana. Al centro dell’indagine ci sono le cautele prese dal proprietario del pozzo, che però, a quanto pare, sarebbe stato ben segnalato e chiuso, e le eventuali responsabilità degli educatori, tenuti a vigilare sul gruppo di ragazzi, alcuni disabili, che partecipava alla gita. Secondo le testimonianze dei bambini che partecipavano alla visita e degli educatori, la vittima sarebbe salita sulla copertura in lamiera del pozzo, saltandovi su. Il peso del corpo avrebbe fatto saltare il chiavistello e la botola si sarebbe aperta, facendo precipitare il piccolo. L’autopsia dirà se è morto annegato. Ieri un testimone aveva riferito che il bambino, dopo essere caduto, aveva chiesto aiuto, ma gli inquirenti non confermano il racconto e ritengono che possa essere morto sul colpo. Distrutta la famiglia del bimbo. «Sei una perla rara, ti amiamo vita nostra, il nostro cuore è in frantumi e la nostra anima è nera come la notte. Vita mia noi siamo morti con te dentro quel maledetto pozzo», ha scritto la madre su FB. E ieri sera centinaia di persone hanno preso parte alla veglia di cordoglio (nella foto). Nella Basilica di San Paolo, il parroco don Marco Politini ha dedicato il momento di ricordo e di preghiera alla piccola vittima. I riti religiosi continuano, ma sono stati sospesi i festeggiamenti in onore del patrono di Palazzolo, San Paolo. che si celebra proprio oggi.