Le baracche erano state costruite negli anni in prossimità delle palazzine di edilizia popolare. Ieri mattina a Siracusa sono stati abbattuti diversi manufatti abusivi, che davanti della città un’immagine di degrado e trasmettevano un diffuso senso dell’illegalità. L'operazione di demolizione, diretta al ripristino delle condizioni di legalità, è stata coordinata dalla questura di Siracusa, con l’impiego di consistente personale del reparto mobile e delle forze dell’ordine territoriali (polizia, carabinieri e finanza). Le ruspe, messe a disposizione dal Comune di Siracusa, sono entrate in azione di buon mattino: una vasta area della città è stata bonificata.
La questura spiega che è questa la pronta risposta delle istituzioni della città che ha consentito il ripristino delle condizioni di salubrità, igiene e legalità in aree sensibili dove la presenza dello Stato deve essere riaffermata con decisione. L'operazione, decisa in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, contribuisce in maniera determinante ad accrescere la percezione della sicurezza in città. Il Comitato ha infatti deciso di dare una stretta al fenomeno delle baracche abusive costruite nelle adiacenze delle palazzine di edilizia popolare.
«Un’operazione - ha commentato il questore Roberto Pellicone - che si innesta a pieno titolo nel più ampio programma delle azioni ad alto impatto delle settimane scorse, contribuiscono in maniera determinante ad un aumento della percezione della sicurezza nel capoluogo aretuseo».
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