Irruzione in live streaming. Individuati dai finanzieri di Siracusa, nel corso del monitoraggio dei social e delle piattaforme digitali di vendita online, due persone che, in diretta web, pubblicizzavano e distribuivano capi di abbigliamento e calzature di prestigiosi marchi nazionali ed esteri palesemente contraffatti e a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di mercato. Un vero e proprio mercatino telematico.
Le fiamme gialle hanno ottenuto l’apposito decreto dalla procura della Repubblica e atteso l’inizio della «diretta» giornaliera, hanno bussato alle porte dei due venditori i quali, con stupore e grande imbarazzo per essere stati colti in flagranza, hanno immediatamente interrotto il collegamento tra l’incredulità degli acquirenti che assistevano all’evento streaming, nei cui riguardi saranno comunque effettuati, viene spiegato, «i dovuti accertamenti». Le perquisizioni domiciliari hanno permesso di trovare e sottoporre a sequestro oltre 500 capi di abbigliamento contraffatti, con la contestuale denuncia per violazione delle norme che tutelano il marchio d’impresa. Secondo le accuse i due indagati «realizzavano dei veri e propri mercatini telematici - si legge in una nota della guardia di finanza - durante i quali mostravano un ampio campionario di abiti di note case di moda italiane ed estere, prendevano gli ordini dei clienti e, pur di aumentare le condivisioni dei post, pianificavano un’estrazione a sorte che consentiva ai followers più attivi la vincita di giubbotti e scarpe».
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