Secondo i meteorologi il caldo in Sicilia avrebbe le ore contate, ma quella che tuttora avvolge l'Isola resta un'ondata di calore senza precedenti, con temperature che toccano picchi incredibili. Alle 14 il record si è registrato a Siracusa con 47,6 gradi, a seguire ci sono varie zone del Catanese e la città etnea stessa: sulla strada provinciale 104 registrati 45,7 gradi. Sono le rilevazioni della rete del Dipartimento regionale della protezione civile, che sta continuando a monitorare costantemente la situazione, diventata ancora più critica con gli innumerevoli incendi che stanno mettendo in ginocchio l'Isola. Sempre alle 14, Palermo ha toccato i 43,4 gradi, mentre a Messina sono stati raggiunti i 43,1. In tutta la regione le temperature sono nella maggior parte dei casi superiori ai 40 gradi, con Caltanissetta arrivata nello stesso orario ai 42,4. In queste stesse province si registrano inoltre continui blackout. La protezione civile avverte nuovamente i sindaci, ecco le raccomandaizoni che vengono ribadite: attivare i Coc, Centri operativi comunali e di predisporre locali climatizzati dove ospitare, anche nelle ore più calde, soggetti fragili o più vulnerabili, che non dispongono di abitazioni climatizzate (utilizzare palasport, sale convegni, palestre, parti di ipermercati, sale consiliari, etc). In secondo luogo, la protezione civile chiede ai sindaci di attivare le associazioni di volontariato per assistere chi è in difficoltà anche con eventuale servizio di trasporto da o per casa. Inoltre è necessario far conoscere alla cittadinanza le norme comportamentali e dei locali successivamente messi a disposizione. Si raccomanda di evitare manifestazioni all’aperto nelle ore più calde, meglio rimandare eventualmente alla primissima mattinata o serata. Infine, è necessario mantenere i contatti con le strutture operative per ogni emergenza e informare la protezione civile dell'attivazione dei Coc. A Palermo l’Asp raccomanda alla popolazione di evitare l’esposizione prolungata all’aperto «se non in casi strettamente necessari». Le alte temperature - spiegano - «unitamente alla presenza di fumo generato dai numerosi incendi, potrebbero determinare nella popolazione esposta, con particolare riguardo alle persone più deboli, l’insorgenza di disturbi dell’apparato cardio-circolatorio e respiratorio».