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Bimbo morto ad Augusta, vandalizzata la sua tomba: «Un dolore enorme, nessuno mi aiuta»

La tomba vandalizzata

Ci sono luoghi che dovrebbero essere di pace. Purtroppo, alle volte, questa viene disturbata da chi, senza nessuna remora, compie atti vandalici senza rispetto alcuno, consapevole che difficilmente pagherà le conseguenze dei suoi gesti. Così, accade nel cimitero comunale di Augusta, dove Grazia Granata è stata costretta, per la seconda volta in quattro anni, a ritrovare la tomba di suo figlio vandalizzata: «Nei giorni scorsi - racconta Grazia - ho ricevuto una telefonata da alcune persone che hanno i propri cari vicino la tomba di mio figlio, che mi avvisavano delle condizioni in cui versava la lapide».

Appoggiata a terra e scheggiata e graffiata «come fosse stata forzata con l’aiuto di uno strumento», sottolinea la signora Granata, e sparsi tutti intorno i vasi dei fiori rotti e la cornice della tomba totalmente in frantumi. Una scena a cui tentavano a credere anche gli stessi operatori cimiteriali, che hanno dovuto vedere per credere: «Quando sono andata in direzione a lamentarmi mi dicevano che non era possibile - dice Grazia -. Quando poi mi hanno accompagnato alla tomba di mio figlio si sono resi conto anche loro e sono rimasti a bocca a aperta».

Il direttore del cimitero ha spiegato alla signora che, solitamente, gli autori di questi gesti rompono e trafugano i vasi e le statue. Ma che mai si era ritrovato difronte ad una simile situazione. «Per noi è pesante - sottolinea la signora Granata -, questo per me significa seppellire per la terza volta mio figlio. Non è solo un problema economico, considerato che per risistemare tutto occorrerà un certo lavoro e corrispondente esborso, ma soprattutto psicologico. Non posso ancora affrontare questa situazione». La signora ha provato a rivolgersi alle istituzione che, però, «hanno lasciato la porta chiusa. Ho chiamato più volte il sindaco, gli ho scritto dei messaggi, ma non ha mai risposto».

La denuncia della signora non è solo finalizzata alla situazione che sta vivendo in prima persona: «Purtroppo il cimitero è in una zona isolata ed è sprovvisto di telecamere di video sorveglianza e custodi - l’ideale per chi ha voglia di introdursi e saccheggiare o, peggio, vandalizzare, il camposanto -. A me è già capitato due volte e vorrei che qualcun si muovesse affinché questa situazione cessi e non colpisce anche altre persone. Non è bello vivere o rivivere certi momenti». Grazia ha inoltre raccontato che a breve con il marito dovranno trasferirsi in un’altra città per lavoro. E siccome chi fa da sé fa per tre, ha deciso di volere portare con sé il figlioletto: «Non ho alcuna intenzione di lasciare mio figlio sepolto qui. Faro di tutto affinché possa riuscire ad ottenere il trasferimento».

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