Alle 4.46 di questa mattina la terra ha tremato di nuovo in Sicilia. Una scossa, di magnitudo 2.9 è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a cinque chilometri a nordest di Rosolini, in provincia di Siracusa, ad una profondità di 8 chilometri. Al momento non risultano segnalazioni di danni a cose o persone. Ieri alle 21.26 una scossa molto più intensa, magnitudo 4.1 è stata avvertita nettamente nella Sicilia sud-orientale. L'epicentro, a dieci chilometri di profondità, è stato registrato a quattro chilometri a sud-est di Mazzarrone, in provincia di Catania, a poca distanza anche da Chiaramonte Gulfi e Acate nel Ragusano. Il direttore generale della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, ha inviato ai Comuni delle province di Catania, Ragusa e Caltanissetta alcune disposizioni. «Visti magnitudo e profondità e rischio sismico dell'area, invito Sindaci e strutture dei comuni della zona colpita dalla scossa sismica (entro i 20 km circa) - scrive Cocina ai sindaci - ad attivare COC e volontariato; verificare le strutture più vulnerabili e, in particolare scuole, ospedali e uffici pubblici, prima della riapertura di domani mattina (se del caso ingresso seconda/terza ora); verificare e mantenere comunicazioni fra sindaci, amministratori, componenti COC, responsabili PC, volontariato e sale operative; informare la popolazione e invitarla a massima attenzione e cautela» Il sindaco di Ragusa, Peppe Cassi, tramite la sua pagina Facebook, ha già comunicato di avere disposto alcune verifiche per stabilire lo stato di diversi edifici vulnerabili. «Su indicazione della Protezione civile regionale, a seguito della scossa sismica delle 21.26, gli edifici più vulnerabili, in particolare scuole ed ospedali - scrive il sindaco - saranno sottoposti a verifica. Pertanto, oggi 9 dicembre le lezioni in tutte le scuole di Ragusa inizieranno dalla terza ora».